tavolo di lavoro delle associazioni nazionali e delle reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie
La tutela della continuità affettiva delle bambine e dei bambini in affidamento.
Il ruolo delle istituzioni, delle famiglie e delle associazioni
Bologna Venerdì 1 Dicembre
Il nostro associato Nazzareno Coppola ha partecipato al seminario che si è tenuto a Bologna il primo dicembre scorso, in cui si è discusso l’importante tema della tutela della continuità affettiva per le bambine e bambini in affidamento.
L’evento è stato organizzato da Il Coordinamento Nazionale Servizi Affidi ed il Tavolo Nazionale Affido in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e con gli Enti Locali, in convenzione con l’Ordine degli Assistenti Sociali dell’Emilia-Romagna
Dopo due anni dall’approvazione della Legge 173/2015 “Modifiche alla legge 4 maggio 1983 n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare, si fa un primo bilancio, anche con altri ambiti territoriali, che valorizzi le positive procedure attivate ed affronti le criticità ancora presenti.
Questa normativa non si limita a prevedere la possibilità che un minore affidato, se dichiarato adottabile, possa essere adottato dagli affidatari, se in possesso dei requisiti previsti, ma sottolinea anche la necessità di assicurare la continuità delle positive relazioni socio-affettive consolidatesi durante l’affidamento, anche quando egli «fa ritorno nella famiglia di origine o sia dato in affidamento ad un’altra famiglia o sia adottato da altra famiglia».
La legge valorizza inoltre il ruolo degli affidatari in tutti i procedimenti civili in materia di responsabilità genitoriale, di affidamento e di adottabilità e introduce l’obbligo per i giudici minorili di ascoltare gli affidatari prima di decidere sul futuro dei minori da loro accolti.
Queste le considerazioni di Nazzareno Coppola:
Il seminario è stato l’occasione per dare voce a quanti sono impegnati nell’attuazione di questa normativa e per presentare il documento “Prime riflessioni sulle modifiche introdotte dalla Legge n. 173/2015” condiviso dal Tavolo nazionale affido, la varietà degli interventi e i corrispondenti relatori sono stati propositivi e stimolanti.
Particolare attenzione sull’importanza del rispetto dei legami e delle passate accoglienze, sono state evidenziate dal prof. Dante Ghezzi (autore insieme a Francesco Vadilonga de La Tutela del Minore ed. Raffaello Cortina), da Massimo Dogliotti, magistrato della Corte di Cassazione, da Clede Maria Garavini, garante dell’ Infanzia per la regione Emilia Romagna e non per ultimo il prof. Gino Fadiga, coautore della Legge 173 sulla continuità affettiva.
Le testimonianze dirette hanno poi trasformato tutta la teoria legislativa in esperienze pratiche, il più delle volte molto toccanti e commoventi. Molto significativa la “lettera alle famiglie affidatarie sul loro ascolto presso il Tribunale dei Minorenni” presentata da Valter Martini dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
Il comune denominatore che ha unito gli interventi è stato quello di evidenziare l’importanza del mantenimento dei legami tra il bambino e le figure adulte positive che lo hanno accompagnato nel suo percorso di vita. Da qui il nome “continuità affettiva” . Presenti al seminario , oltre 250 operatori di enti pubblici e dal terzo settore provenienti da molte regioni italiane.
La partecipazione al convegno è stata per l’APF Onlus stimolante e arricchente con input che sicuramente verranno utilizzati all’interno delle attività associative ed in particolar modo nel Gruppo di Auto Mutuo Aiuto delle famiglie affidatarie.